Serata Piper-Heidsieck alla TabernaDeiCinqueSensi

A unique wine experience in every post.

Il reportage di una serata importante in compagnia di Maxime Giglio, il brand ambassador della Maison Piper-Heidsieck.

Metti una serata alla Taberna, seduto ad un tavolo, magari accanto ad uno sconosciuto, tra le mani un bicchiere di bollicine ricco di storia e di tradizione. La serata ha inizio. Maxime, il brand ambassador della Maison, ti guida accompagnandoti in un viaggio speciale. L’imbarazzo iniziale svanisce d’incanto, fai amicizia con i tuoi commensali, complice, naturalmente, lo champagne e l’ottimo cibo, perfetta cornice di vini pregiati, deliziosi al naso e al palato.
Street food – panelle e mortadella-, mezze maniche con crema di fave verdi e guanciale croccante, e ancora lonza di maialino nero dei Nebrodi, queste le portate che l’Oste, Alessandro Cappellani, ha servito ai suoi ospiti. Degli accostamenti pensati per esaltare al meglio i tre vini della Piper-Heidsieck in degustazione (Brut Essentiel, Vintage 2006 e un Rosé Sauvage).
Una serata perfetta, impreziosita dalla simpatia e dalla competenza di Maxime Giglio, perfetto cerimoniere di una serata indimenticabile alla TabernaDeiCinqueSensi.

 

 

La serata ha inizio con un Brut Essentiel.

Caratteristiche:
È un vino classico, adeguatamente strutturato, corposo e pieno di note fruttate tipiche della Champagne.
La pera e le mele renetta, sono i sentori principali, seguono gli accenni delle note agrumate di pompelmo e arancio. La finitura evoca uve fresche, animate dalla leggera virgola di anice stellato.

Il primo abbinamento fa incontrare le bollicine francesi al cibo di strada palermitano: panelle e champagne. Un incontro, perculiare e pieno di gusto, che mette a confronto e fa sposare due sapori differenti: quello tipivo della panella con la ricercatezza perlata dello champagne.

Proseguiamo con Vintage 2006.

Questo Millesimato è un vino prestigioso, grande Cuvée di annata 2002.
Al naso spicca subito il frutto esotico, zuccherino e delicato, su tutti primeggia il mango e il kiwi, un bouquet completato dai profumi della frutta secca, delle nocciole, delle mandorle e dei fichi.
La speciale struttura di questo champagne è ulteriormente impreziosita dalla presenza di note speziate, che conferiscono profondità al vino. Il pepe bianco, il tè affumicato e il cacao.
Sensuale al palato con le sue note di meringa e le sottili sfumature che evocano l’oriente, richiamato soprattutto dalla menta, dal tè e dalla frutta esotica come l’ananas e lo zenzero candito.

Questo Champagne verrà accompagnato da un piatto di mezze maniche con crema di favette verdi, guanciale croccante e scaglie di pecorino DOP.

  

Per finire con il Rosé Sauvage.
Vino pregiato e di grande raffinatezza, strutturato, corposo e ricco di note fruttate.
Tra i vari sentori fruttati spiccano quelli della frutta rossa, tipici del Pinot Nero, sentori che vanno dall’amarena alla ciliegia, senza dimenticare le leggere note di ribes, mora e fragola.
Inconfondibile al naso, con la sua sinfonia di sentori ricca ed espressiva.
Al palato si esprime come un vino vivace, originale e succoso che non dimentica di esprimere tutte le note dell’olfatto.

A questo champagne abbineremo un Arrosto di lonza di suino nero dei Nebrodi lardellata, con patate al profumo di spezie.

 

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Beijamin Norton

Red Wine Creator

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